sabato 6 novembre 2010

Meno restrizioni per il WiFi nel pacchetto sicurezza

Il Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2010 ha approvato un decreto-legge con il cosidetto paccetto sicurezza. Nel provvedimento 2 temi di sicuro interesse per l'ICT e la vita digitale.
Da un lato torna alla ribalta il tema della Carta d'identità elettronica (CIE), dopo 10 anni di sperimentazione e dall'altro si tenta una soluzione che porti alla rimozione delle restrizioni in materia di accesso alla rete WiFi.

martedì 27 luglio 2010

Pubblicate le "Linee guida per i siti web della PA" (art. 4 della Direttiva 8/09 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione)

Sono ufficialmente online le Linee guida per i siti web delle pubbliche amministrazioni, come previsto dall' art. 4 della Direttiva 8/09 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione
Nella loro versione definitiva, l'obiettivo delle linee guida è quello di "fornire alle PPAA criteri e strumenti utili alla razionalizzazione dei contenuti online", affinchè i siti web istituzionali forniscano informazioni corrette, puntuali e aggiornate nonché di erogare servizi sempre più fruibili a cittadini e imprese.

La Direttiva Brunetta n. 8/2009, prevede il loro aggiornamento con cadenza almeno annuale.
Il documento definitivo è stato pubblicato dopo una consultazione telematica sulla versione preliminare rilasciata qualche mese fa (vedi precedente post). Il Ministero dell'innovazione ha dichiarato che il forum telematico ha registrato  circa 17.000 accessi.
Sul sito del Ministero dell'Innovazione è disponibile anche una sintetica presentazione

domenica 13 giugno 2010

Accessibilità del Web PA: aggiornamento dei requisiti

Sul sito del Ministero per l'Innovazione è stata pubblicata la bozza dei nuovi requisiti  tecnici e punti di controllo per l'accessibilità (Legge 4/2004). La revisione dei requisiti prevede l'aggiornamento alla raccomandazione WCAG 2.0 dei 22 requisiti tecnici della cosiddetta "Legge Stanca".
Due sono gli elementi che hanno portato l'aggiornamento del DM 8 luglio 2005, recante i "Requisiti tecnici, i diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici": da un lato il W3C (World Web Wide Consortium) ha emanato le nuove raccomandazioni WCAG 2.0 (di cui esiste anche una versione ufficiale in lingua italiana) dall'altro la Commissione europea  ha initato i 27 paesi membri ad adottare tali raccomandazioni.

I nuovi requisiti, da 22 che erano sono diventati 12 ,e analogamente a quanto è avvenuto per per le linee guida  dei siti web dela PA, è stata avviata una consultazione telematica attraverso un forum dedicato disponibile sul sito del Ministero.

lunedì 10 maggio 2010

on line il sito di DigitPA (ex CNIPA)

E' andato in linea da poche ore il nuovo sito di DigitPA, ovvero il sito istituzionele dell'ente che si occupa di tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella Pubblica Amministrazion, nato dalla "razionalizzazione" e rioganizzazione del CNIPA di cui avevamo gia dato notizia in un  precedente post.
Probabilmente non sarà questa la versione definitiva, ma già dalla home page si evidenziano le aree di competenza tecnica in cui l'Ente si muoverà:
A dire il vero mi aspettavo di trovare una sezione tecnica legata all'XBRL, visto che il CNIPA, è il depositario della tassonomia valida in Italia. Probabilmente il sito è ancora in progress (e in effetti non c'è stato nessun annuncio ufficiale, lancio o conferenza stampa di presentazione) e quindi il processo di migrazione dei contenuti sarà ancora in corso.
In ogni caso il vecchio sito del CNIPA è ancora disponibile.

martedì 20 aprile 2010

Posta Elettronica Certificata ai cittadini: il 26 aprile il debutto

A partire dal prossimo lunedì 26 aprile si potrà richiedere l'attivazione del servizio di Posta Elettronica Certificata al cittadino. La ichiesta può essere fatta collegandosi  al portale www.postacertificata.gov.it.  Trascorse 24 ore dalla richiesta/registrazione online (ed entro 3 mesi) ci si dovrà recare presso uno degli Uffici postali abilitati per l'identificazione e la sottoscrizione del modulo di adesione (saranno necessari un documento di riconoscimento personale e il codice fiscale. 
L'inizativa era stata prevista della legge 2/2009 (art 16 comma 5 del noto DL 185 "antcrisi") di cui abbiamo parlato nei precedenti post: "ai cittadini che ne fanno richiesta e` attribuita una casella di posta elettronica certificata".
Nel comunicato del Ministero dell' innovazione la PEC al cittadino, viene definita come  "lo strumento che consente di inviare e ricevere messaggi di testo ed allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. In questo modo si può dialogare con tutti gli uffici della PA direttamente via e-mail senza dover più produrre copie di documentazione cartacea ma soprattutto senza doversi presentare personalmente agli sportelli.I benefici sono concreti e immediati, a cui si deve anche aggiungere il risparmio sulle spese di spedizione della raccomandata A/R."

Sempre il comunicato del Ministro, come già discusso anche su questo blog, viene ricordato che la PEC per le PPAA è un obbligo di legge. 
Infatti, tutte le Pubbliche amministrazioni devono:
  • dotarsi di una casella di posta elettronica certificata  per qualsiasi scambio di informazioni e documenti (articolo 6 del Codice dell'amministrazione digitale);
  • istituire una casella Pec per ciascun registro di protocollo (comma 3 dell'articolo 47 del Codice dell'amministrazione digitale);
  • dare comunicazione al DigitPA degli indirizzi Pec istituiti per ciascun registro di protocollo (comma 8 dell'articolo 16 della legge 2/2009);
  • pubblicare nella pagina iniziale del sito web istituzionale l'indirizzo Pec a cui il cittadino può rivolgersi (comma 2-ter dell'articolo 54 del Codice dell'amministrazione digitale);
  • comunicare con i propri dipendenti unicamente tramite Pec (comma 6 dell'articolo 16-bis della legge 2/2009).
Gli indirizzi di posta elettronica certificata delle Pubbliche Amministrazioni devono essere disponibili e accessibili da www.indicepa.gov.it. Questo sito è la fonte ufficiale e l'archivio di riferimento. E' qui che è possibile verificare gli indirizzi PEC delle varie AOO (Aree organizzative omogenee dotate di protocollo informatico) in cui sono organizzata le PPAA.
Per agevolare la ricerca degli indirizzi Pec delle Pubbliche Amministrazioni  è disponibile anche  il sito www.paginepecpa.gov.it 

Il servizio, gratuito per i cittadini, viene erogato dal raggruppamento di impresa formato da Poste Italiane, Postecom e Telecom Italia, che si sono aggiudicate la gara, da 25 milioni di euro in 4 anni, nonostante quelche polemica e ricorsi al Tar respinti.

mercoledì 10 marzo 2010

Siti web PA e livelli di interattività

Era il 2002, quando nella pubblica amministrazione si iniziò a parlare diffusamente di livelli di interattività dei servizi erogati dai portali e siti web istituzionali, proprio in corrispondenza della pubblicazione del primo avviso per la selezione di progetti per l'attuazione del Piano d'Azione di e-government da parte delle Regioni e degli Enti Locali, come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2002.
Nel primo avviso di e-government si faceva riferimento a quanto stabilito dall’Unione Europea, che per confrontare e stimolare l’attività degli stati membri, definiì un sistema di monitoraggio dello sviluppo dell’e-government per un gruppo di servizi, basato su alcuni parametri di riferimento: i 4 livelli di interattività.

Le linee guida per i siti web della PA, presentate nel precedente post, definiscono invece cinque livelli d’interazione dei servizi messi a disposizione su un sito pubblico, ovvero uno in più rispetto a quelli fino ad ora consolidati.

Livello 1 - Informazione
Sono fornite all’utente informazioni sul procedimento amministrativo (es. finalità, termini di richiesta, ecc.) ed eventualmente sulle modalità di espletamento (es. sedi, orari di sportello).

Livello 2 - Interazione a una via
Oltre alle informazioni, sono resi disponibili all’utente i moduli per la richiesta dell’atto/procedimento amministrativo di interesse che dovrà poi essere inoltrata attraverso canali tradizionali (es. modulo di variazione residenza o moduli di autocertificazione).

Livello 3 - Interazione a due vie
L’utente può avviare l’atto/procedimento amministrativo di interesse (es. il modulo può essere compilato e inviato online) e viene garantita on line solo la presa in carico dei dati immessi dall’utente e non la loro contestuale elaborazione.

Livello 4 - Transazione
L’utente può avviare l’atto/procedimento amministrativo di interesse fornendo i dati necessari ed eseguire la transazione corrispondente interamente online, incluso l'eventuale pagamento dei costi previsti.

Livello 5 - Personalizzazione e pro-attivo
L'utente, oltre ad eseguire online l'intero ciclo del procedimento amministrativo di interesse riceve proattivamente informazioni (sono ricordate le scadenze, è restituito l’esito del procedimento, ecc.).

Il livello 5 costituisce una novità rispetto agli ormani noti livelli di interattività del primo avviso di e-government, completando adeguando alle nuove tecnologie il quadro fino ad oggi consolidato. La maggior interazione e l'aspetto di proattività permettono una vera comunicazione telematica tra cittadino e PA. Il sito web diventa lo strumento con cui la PA comunica direttamente e tempestivamente (e a basso costo) con il cittadino a seguito di una richiesta di servizio.

Altro aspetto, in qualche modo conseguente a questo nuovo livello di interattività, è quello legato ad una certa tipologia di siti web tematici definiti nelle linee guida, ovvero quelli il cui obbiettivo primario è " gestire una community " ad esempio attraverso forum, wiki, bacheche, social navigation, ecc. e più in generale alla legati alla "
partecipazione". Nelle linee guida viene chiaramente citata la presenza di strumenti 2.0 come mappe, video, podcasting, microblogging, la disponibilità di pagine personalizzabili per il cittadino e la presenza dell'amministrazione nei social network.
Un maggior livello di interattività porta maggiore partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini permette di migliorare la gestione e la qualità dei servizi offerti dalla PA, la precondizione, è l’adozione dell’approccio web 2.0 per la comunicazione e condivisione delle risorse on line.
Le linee guida definiscono chiaramente come i social media possano e debbano essere considerati dalle PA come canali di broadcasting ad alto potenziale di audience, dalla forma semplice e di versatile diffusione tra i cittadini, estremamente economici (sia per gli utenti che PA stesse), multipiattaforma e spesso interoperabili tra loro.

martedì 9 marzo 2010

Linee guida per i siti web delle PA

Previste dalla Direttiva n. 8 del 26 novembre 2009 e rivolte a tutte le amministrazioni pubbliche è stata resa disponibile online una prima stesura delle "Linee guida per i siti web della PA"
I temi fondamentali trattati nelle linee guida vanno dalla razionalizzazione dei contenuti pubblicati alla riduzione dei siti web pubblici compresa la registrazione al dominio .gov.it. Vengono affrontati temi tecnico redazionali e di carattere giuridico fornendo indicazioni sulle caratteristiche e componenti principali di un sito web pubblico, sul trattamento dei dati e della documentazione pubblica disponibile online, sul copyright, sulla partecipazione e più in generale sul tema web 2.0. Vengono in oltre indicati i principi base per misurare la qualità dei siti.
Le linee guida sono uno strumento per avviare e gestrire il processo di "miglioramento continuo" della qualità dei siti web pubblici.
La pubblicazione di questa prima versione delle Linee guida, da il via, attraverso un forum dedicato disponibile sul portale del Ministero dell'Innovazione, ad consultazione pubblica telematica per consentire agli attori coinvolti (PPAA e imprese del settore) di proporre suggerimenti e commenti utili per una revisione del documento. La durata della consultazione sarà di due mesi, dopo di che si arriverà ad una versione stabile della linee guida,che sarà comunque revisionata con cadenza almeno annuale. Al termine della consultazione è prevista anche la pubblicazione di un Vademecum, che fornirà alle pubbliche amministrazioni (ma anche ai loro fornitori) una guida organica sulle modalità di razionalizzazione, gestione, sviluppo e diffusione dei siti web pubblici.

Sul portale del Ministero dell'Innovazione è disponibile anche una presentazione delle linee guida.

lunedì 1 marzo 2010

Deposito bilanci 2009: l'anno dell'XBRL

Si avvicina la scadenza per il deposito al Registro Imprese dei bilanci 2009 e probabilmente questo sarà l'inizio di un ricorso massivo all'Xbrl come standard per la definizione del bilancio.
Il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 10 dicembre 2008 "Specifiche tecniche del formato elettronico elaborabile (Xbrl) per la presentazione dei bilanci di esercizio e consolidati e di altri atti al registro delle imprese", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2008, (si veda il seguente post), all’articolo 3, prevede l’obbligo di adottare le modalità di presentazione inl formato Xbrl ai bilanci (e relativi allegati) riferiti all’esercizio in corso al 31 marzo 2008 per le imprese che chiudano l’esercizio successivamente alla pubblicazione sul sito Xbrl delle specifiche di cui all’art. 5, comma 1.
Il Dpcm, in realtà, non aveva stabilito una vera e propria scadenza per l’obbligo di presentazione dei bilanci in Xbrl, ma lo aveva legato alla pubblicazione delle tassonomie Xbrl da utilizzare per la conversione dei bilanci, avvenuta sul sito del CNIPA (vedi post collegato) a seguito del comunicato del Ministero dello sviluppo economico pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.48 del 27 febbraio 2009. Il comunicato chiarisce che l’obbligo di trasmissione dello stato patrimoniale e conto economico in formato Xbrl, per i soggetti interessati da tale obbligo, riguarda i bilanci chiusi successivamente alla data del 16 febbraio 2009.
Questo significa che un gran numero di imprese per la prossima campagna bilanci rientra nell'ambito dell'applicazione stabilita DPCM.

domenica 17 gennaio 2010

Javaday IV - a day in a different universe

Si terrà a Roma sabato 30 gennaio 2010 presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università Roma TRE, la quarta edizione del Javaday.
Il Java Day è uno dei principali eventi italiani dedicati all'universo java, uno dei linguaggi di programmazione di riferimento in ambiente web e non solo.
L'evento è principalmente dedicato a studenti, professionisti, esperti del settore, ma anche a appassionati e curiosi, con l'obbiettivo di approfondire la tecnologia Java e di conoscere le ultime novità di tutto quello che ruota intoro a Java. Questa manifestazione si distingue per l’alto contenuto tecnico degli interventi in programma e per l’entusiasmo della community che lo sostiene ed organizza in maniera volontaria da ormai quattro anni.
Durante l’evento sarà possibile consegnare alle aziende Sponsor il proprio curriculum vitae per avere nuove opportunità professionali.

Per i laureati in Ingegneria Informatica di tutte le Università italiane è stato indetto , in colaborazione con IBM Italia, un concorso che premierà le migliori tesi sviluppate con la tecnologia Java.

L’ingresso al Javaday Roma, come nelle precedenti edizioni, è gratuito.

Per informazione: http://roma.javaday.it/


lunedì 11 gennaio 2010

Facebook e privacy: parla il fondatore

Rete, social network e privacy, ne abbiamo parlato altre volte, ma quanto dichiarato recentemente a San Francisco da un personaggio giovane e di spicco della portata di Mark Zuckeberg faranno certo discutere.
"Quando ho iniziato a pensare a Facebook nella mia cameretta di Harvard, in tanti si chiedevano: 'Perché mai dovrei mettere informazioni online? Perché dovrei avere un sito personale?' Poi è iniziata l'esplosione dei blog e di tutti gli altri servizi che permettono di condividere informazioni online"
. Parole pronunciate dal fondatore e Ceo di Facebook, parlando senza mezzi termini di privacy e riservatezza, non senza polemica, del suo popolare social network che ad oggi conta più di 350 milioni di utenti.
Zuckeberg definisce il termine privacy come anacronistico: "Ormai gli utenti condividono senza problemi le informazioni personali online. Le norme sociali cambiano nel tempo. E così è anche per la privacy"



Dopo gli accordi con i maggiori motori di ricerca, che faranno comparire tra i risultati delle ricerche sul web le attività degli utenti di Facebook la questione della privacy su Facebook è tornata di grande attualità.

Affermazioni su cui in rete si è cominciato a discutere, ma che hanno trovato spazio anche su importanti testate giornalistiche. Personalmente ritengo che la privacy sia un valore e debba essere tutelato, ma quello che è importante che tutti gli utilizzatori della rete prenda coscenza di questi aspetti in modo da arrivare ad un utilizzo più consapevolie della Rete. La discussione è in corso ...

sabato 9 gennaio 2010

Dal CNIPA a DigitPA

E' nato DigitPA, l'ente pubblico non economico che assume le funzioni del CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica per la Pubblica Amministrazione).

Sulla G.U. del 14 dicembre 2009 è stato pubblicatoil decreto legislativo del 1 dicembre n. 177 “Riorganizzazione del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione, a norma dell’articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69“.
L’art. 2, "Natura e finalità dell’Ente", indica la nuova denominazione dell’ente, DigitPA, che viene definito come "un ente pubblico non economico, con sede in Roma e competenza nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ambito della pubblica amministrazione; esso opera secondo le direttive, per l’attuazione delle politiche e sotto la vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato, con autonomia tecnica e funzionale, amministrativa, contabile, finanziaria e patrimoniale".
Le funzioni di DigitPA, indicate al comma 3 dello stesso articolo 2 sono definite "di natura progettuale, tecnica e operativa, con la missione di contribuire alla creazione di valore per cittadini e imprese da parte della pubblica amministrazione, attraverso la realizzazione dell’amministrazione digitale".

Il Decreto legislativo n. 177 /2009 dispone le regole per la Riorganizzazione del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione, a norma dell’articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69 e quindi la nuova realtà era attesa.
In particolare, le funzioni affidate a DigitPA sono:
  • funzioni di emanazione di regole, standard e guide tecniche, nonché di vigilanza e controllo sul rispetto di norme;
  • funzioni di valutazione, di monitoraggio e di coordinamento dei progetti;
  • funzioni di predisposizione, realizzazione e gestione di interventi e progetti di innovazione;
  • funzioni di consulenza e proposta
L'Ente continuerà in ogni caso a svolgere ogni altra funzione prevista da leggi e regolamenti già attribuita al CNIPA, nell’ambito delle direttive del Presidente del Consiglio dei ministri o del ministro delegato.
L'Ente fornirà assistenza tecnica, anche nell'elaborazione di schemi di atti normativi, al Consiglio dei Ministri in materia di amministrazione digitale. DigitPA agirà come autorità di certificazione per la firma digitale e sarà preposto alla tenuta di elenchi e registri.
DigitPA proporrà progetti in tema di amministrazione digitale e svolgerà i compiti attribuiti dall'ordinamento in materia di reti telematiche delle pubbliche amministrazioni, di Sistema Pubblico di Connettività (SPC) e di Rete Internazionale della Pubblica Amministrazione (RIPA).
Ma la nascita di DigitPA è legata anche ad una riduzione dei costi di gestione del CNIPA, attesa attraverso una razionalizzazione dell'ente e la riscossione di una percentuale sul valore dei contratti sottoposti a parere consultivo, percentuale che sarà totalmente a carico degli aggiudicatari.
Quindi dal 29 dicembre 2009 il CNIPA non esiste più e lascia il posto a DigitPA.

AIPA, CNIPA e oggi DigitPA
Il CNIPA era stato istituto dal decreto legislativo n.196 del 30 giugno 2003 in sostituzione dell'AIPA (Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione), nata invece nel 1993.